Tra le ricchezze del Centro Teatro Ateneo vi è senza dubbio il suo archivio.
Un archivio storico i cui primi documenti risalgono alla fondazione stessa della cittadella universitaria nel 1935. Conservando preziose testimonianze iconografiche quali per esempio bozzetti scenici di Enrico Prampolini, foto, documenti, copioni di rappresentazioni teatrali che vedranno l’esordio di Gerardo Guerrieri, Giulietta Masina, Anna Proclemer. Patrimonio arricchito dall’intensa attività teatrale e di ricerca promossa dal Cta, che dalla fine degli anni Settanta fino ai giorni nostri hanno reso possibile la costituzione di un archivio audio video teatrale, tra i più grandi e importanti a livello internazionale. Filmati della scuola di drammaturgia di Eduardo de Filippo, le prove dell’Arlecchino di Dario Fo, per citare solo alcune testimonianze nelle oltre 11.000 cassette audio video conservate, in parte digitalizzate e rese visionabili online grazie ai fondi della comunità europea stanziati per il progetto Eclap, di cui il Cta ne è stato promotore e vincitore insieme a importanti partner.
E’ in atto una collaborazione con l’Ist. Luce per il completamento della digitalizzazione, oltre azioni volte al riconoscimento di Archivio storico e la messa sotto tutela da parte dei Beni Archivistici dello Stato.
Poiché è imminente un trasloco – causa lavori di restauro nella sede dove è attualmente collocato – ed essendo pervenuta la notizia da parte degli uffici della Direzione lavori della Sapienza che il Cta potrà occupare un solo piano, invece che i due deliberati dall’amministrazione centrale, vi è il grave rischio che l’archivio possa essere “smembrato” dal laboratorio audiovisivo.
L’archivio audio video, non può essere spostato a meno che non ci sia uno spazio adeguato e condizionato, poiché gli sbalzi di temperatura potrebbero pregiudicarne per sempre l’integrità.
Spostare l’archivio in un deposito “temporaneo”, è una cosa da scongiurare, così come separarlo dal laboratorio tecnologico del CTA, essenziale per gestirlo e tenerlo in vita. A luglio, grazie al contributo degli studenti di St. dell’Arte e Spettacolo, sono state conteggiati 12.000 cassette e nastri audio, un archivio molto grande che attualmente occupa oltre trenta armadi.
Non sono accettabili soluzioni di compromesso al ribasso, fare traslochi affrettati di un archivio fragile e di così grandi dimensioni, che ne implichino l’inaccessibilità oltre il serio rischio di danni e perdite. Le vicende della biblioteca del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo insegna.
Lo spazio previsto per l’archivio è il piano sottratto al CTA senza nessuna motivazione ufficiale e contravvenendo alla delibera del 21 maggio 2013 in cui il C.d.A. “aveva disposto l’assegnazione al Centro Teatro Ateneo di spazi posti al primo e secondo piano del Complesso Dopolavoro e Teatro”.
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